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“Assertività” è una parola che vediamo spesso ricorrere nei testi di comunicazione e nei CV delle persone che vogliono mostrare di saper interagire efficacemente con gli altri.

Ma cos’è l’assertività, di preciso?

Si tratta innanzitutto di una soft skill da coltivare nell’ambito della comunicazione: un’abilità che ci permette di relazionarci con le persone che ci circondano, che sia in famiglia, con gli sconosciuti o sul posto di lavoro.

Alcuni pensano che essere assertivi significhi saper dominare gli altri nella conversazione, essere capaci di non farsi mettere i piedi in testa.

Ma non è assolutamente così: in una comunicazione assertiva non si è mai chiamati a dominare l’altro.

Piuttosto, il significato di assertività sta nella capacità di ognuno di entrare in contatto con le proprie emozioni e i propri bisogni, saperli gestire e comunicare al meglio agli altri, senza prevaricare, avendo sempre rispetto dell’altro e prendendosi la responsabilità di ciò che si comunica. 

Non possiamo dominare gli altri nella comunicazione, ma nemmeno essere dominati.

Hai presente quel brutto senso di colpa che provi dopo aver rifiutato un invito o aver chiesto un favore a qualcuno?

Hai presente la sensazione di dover sempre giustificare una tua opinione?

Anche questi sono esempi di comunicazione non assertiva: coltivando il significato di assertività, si impara che le nostre opinioni hanno valore e devono essere rispettate.

Quando si parla di assertività, è normale avere molte domande: cos’è l’assertività?

A cosa serve?

Come possiamo svilupparla?

Vediamo alcuni concetti chiave sull’assertività.

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Intelligenza emotiva

L‘intelligenza non basta per essere persone migliori

Definizione di assertività e significato di “assertivo”

L’assertività è definita come la capacità umana di comunicare pensieri, opinioni, sentimenti, emozioni e necessità in modo aperto, sincero, deciso e risoluto, senza però prevaricare, offendere, aggredire, temere il giudizio o costringere l’interlocutore a concordare. 

“Assertività”è un termine che deriva dal latino ad serere, cioè asserire, dichiarare.

Chi è assertivo è quindi capace di affermare se stesso e di sostenere le proprie opinioni, discostandosi però da un tipo di comunicazione eccessivamente manipolativa o persuasiva. 

Per capire meglio il cos’è l’assertività, immagina una linea con due poli opposti.

Da una parte c’è il comportamento passivo, tipico della persona che non è in grado di far valere le proprie idee, che si crede inferiore, ha paura del giudizio e si sente in colpa per ogni richiesta o “disturbo”.

Al polo opposto c’è il comportamento aggressivo, tipico delle persone dotate di una sicurezza che sfocia nella tracotanza, che usano parole forti e impongono le proprie opinioni agli altri senza tenere le loro in minima considerazione.

Ecco: l’assertività si pone esattamente al centro di questa linea, ed è l’ideale punto di incontro tra passività e aggressività.

 È un totale equilibrio nel valore che viene applicato alle proprie idee e a quelle degli altri, e nella conseguente capacità di esprimersi in modo sicuro senza però mancare di rispetto a chi ci ascolta.

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L’identikit della persona assertiva

A partire dal significato di assertività, possiamo formulare il profilo della persona assertiva, cioè capace di comunicare mantenendo in equilibrio i bisogni e le intenzioni comunicative proprie e del proprio interlocutore.

La persona assertiva:

• riconosce a se stesso l’inalienabile diritto di comunicare sentimenti, emozioni, opinioni, pensieri e punti di vista

• sa che il proprio valore e le proprie opinioni sono importanti tanto quanto quelle degli altri; per questo, esige rispetto e dignità a prescindere dal suo ruolo, status o posizione professionale

• non ha problemi a dire no a una richiesta se essa non coincide con i propri desideri, ma sa farlo in modo gentile, senza ansia né scuse inutili

• non ha problemi a comunicare ciò di cui ha bisogno e a chiederlo, scegliendo sempre le condizioni e i modi migliori per farlo

• non si sente in dovere di giustificare i propri comportamenti, né di rendere conto del giudizio degli altri

• impara a prendersi le responsabilità dei propri errori, chiedendo scusa in modo genuino e ammettendo di poter cambiare idea senza sentirsi stupido

La cosa più importante di tutte queste caratteristiche della persona assertiva è costituita dal fatto che esse non si riferiscono solo a se stesso, ma anche agli altri: chi è assertivo rispetta le opinioni altrui, lo considera suo pari e gli dà valore, comprende i no e le richieste che gli vengono poste, non giudica i comportamenti o le parole degli altri, accetta le loro scuse.

Per fare in modo che l’assertività non sfoci nell’arroganza, deve sempre essere un’abilità coltivata in modo bilaterale.

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L’assertività nella psicologia

Quello dell’assertività è un concetto prima di tutto psicologico, inserito nel contesto del comportamentismo e dell’autostima.

Si tratta di un concetto reso popolare intorno agli anni Settanta dagli psicologi statunitensi Alberti, Emmons e Smith, che lo hanno definito come il comportamento tipico di chi sa agire nel proprio interesse e comunicare un proprio punto di vista con sincerità e disinvoltura, ma senza calpestare o ignorare i diritti e i sentimenti altrui.

Un’altra figura di spicco legata alla psicologia comportamentale è quella di Joseph Wolpe, psichiatra sudafricano che tra i primi ha parlato di assertività come uno dei fondamenti del benessere psicologico e relazionale.

Essere assertivi, in effetti, porta sul lungo termine a una migliore condizione psicologica dell’individuo: sta meglio con se stesso colui che sa esprimere le proprie opinioni senza ansia, in modo aperto e autentico, perché si libera di quel peso tipico dell’incapacità di comunicare in modo efficiente.

A sua volta, però, la comunicazione assertiva avviene quando si è in grado di lavorare su noi stessi a livello psicologico e di crescita personale: è assertivo colui che coltiva l’intelligenza emotiva e l’empatia, e che ha sviluppato una buona consapevolezza di sé.

Si può quindi dire che assertività e benessere psicologico siano due condizioni che hanno bisogno l’uno dell’altro per esistere.

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L’assertività nella comunicazione

L’assertività si sviluppa nell’ambito della psicologia, ma si esprime in quello della comunicazione.

Essere assertivi, infatti, significa prima di tutto comunicare in modo efficiente, attivo e propositivo.

L’assertività nella comunicazione prevede una collaborazione, non una contrapposizione, tra le due parti: chi comunica in modo assertivo vuole esprimere e far valere i propri pensieri e le proprie opinioni ma, al tempo stesso, non si sognerebbe mai di prevaricare sull’altro, di non rispettare le sue opinioni anche se diverse, di non prendere in considerazione i suoi bisogni.

La comunicazione assertiva è un delicato, ma vincente, equilibrio tra le parti; per questo motivo, è la chiave per lo sviluppo di relazioni personali e professionali solide e profonde.

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Esempi di frasi assertive

Quando hai stima di te stesso e riconosci che le tue opinioni hanno lo stesso valore di quelle degli altri, né più né meno, allora hai meno paura di pronunciare quelle frasi che tutti vorremmo dire ma che ci fanno tanto paura.

Paura in che senso?

A volte, comunicare in un certo modo ci dà l’impressione di sembrare troppo trasparenti, troppo arroganti o, al contrario, troppo stupidi.

Ma non è così!

Se si comunica in modo genuino e non si ha niente da nascondere, i nostri interlocutori capiranno e apprezzeranno la nostra sincerità.

Ecco qualche esempio di frasi assertive che puoi allenarti a dire più spesso:

• No. Non aver paura di rifiutare una richiesta o di esprimere un’opinione contraria rispetto a quella che ti è stata comunicata.

• Non lo so. Hai paura di risultare ignorante? Non ce n’è bisogno: non si può mai sapere tutto, ed è sempre meglio dirlo con sincerità piuttosto che fingere di essere ciò che non siamo.

• Non capisco. Vale lo stesso per il punto qui sopra: se capissimo tutto al volo, saremmo dei geni! Ammettere di non aver capito riporta la conversazione a un livello più abbordabile e ti permette di chiarire dei punti importanti. Fingere di aver capito, al contrario, può portare a problemi di incomprensione anche molto gravi.

• Non mi interessa. Certo, è normale ritrovarsi in conversazioni che non rispecchiano i nostri interessi. Ma se questo ti porta a togliere tempo e risorse a ciò che conta per te, forse è il caso di chiarirlo: non dovresti mai essere obbligato a discutere di cose che non possano avere un riscontro nella tua vita o in quelle delle persone a cui tieni di più.

• Non è una mia responsabilità. Hai il sacrosanto diritto di declinare qualsiasi responsabilità che non sia di tua competenza. Rifletti bene su quei momenti in cui amici, familiari o colleghi vogliono addossarti dei pesi che non sono tuoi o costringerti a trovare delle soluzioni ai loro problemi.

• Ho sbagliato. Tutti facciamo degli errori, è fisiologico e assolutamente umano. Eppure, ammetterli sembra essere una colpa: è esattamente il contrario! Quando ammetti le tue colpe e lavori per rimediare ai tuoi errori, le persone intorno a te apprezzeranno la tua sincerità e la tua determinazione.

• Ho cambiato idea. Il poeta e diplomatico James Russell Lowell diceva che “solo gli stupidi non cambiano mai idea”, e non si potrebbe essere più d’accordo: cambiare idea è sintomo di flessibilità mentale, della capacità di saper riconoscere e adattarsi alle circostanze che cambiano. Non aver paura di farlo presente!

Tutti questi esempi di frasi assertive non dovrebbero mai aver bisogno di giustificazioni: quando sei assertivo, hai un motivo valido per ogni opinione o pensiero che comunichi, e non è detto che quel motivo debba essere sempre spiegato agli altri.

Però, un conto è giustificare e un conto è argomentare: bisognerebbe essere sempre in grado di argomentare le proprie affermazioni, soprattutto quando ciò aiuta la comunicazione a essere ancora più chiara, fluida ed efficace.

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Esercizi per sviluppare l’assertività

L’assertività è una capacità umana che può essere coltivata e sviluppata per imparare a comunicare meglio. Vediamo alcuni esercizi di assertività, che si riassumono tendenzialmente nella coltivazione di altre importantissime competenze relazionali:

1. Mettiti nei panni della persona con cui stai parlando, cercando di capire il suo punto di vista e rendendoti conto che esso vale tanto quanto il tuo. Praticare l’empatia aiuta a comunicare in modo più assertivo perché ti rende meno aggressivo nell’esprimere le tue idee.

2. Pratica l’ascolto attivo, riconoscendo che, in una conversazione, ascoltare gli altri è importante tanto quanto farsi ascoltare. Ascolta senza interrompere, prendi mentalmente nota di ciò che vuoi dire e fallo solo quando l’altro ha finito di parlare. Non cadere nella tentazione di parlare solo di te stesso.

3. Comunica la tua capacità di affermazione usando la prima persona singolare, i verbi attivi, un tono pacato ma privo di incertezze.

4. Concentrati sulla cosa più importante: non devi “vincere” nella lotta tra opinioni, ma fare in modo che la comunicazione vada a buon fine. Per farlo, assicurati di aver capito e di essere capito, poni domande chiare al tuo interlocutore, riformula le sue frasi per evitare incomprensioni.

5. Approfondisci la conoscenza del linguaggio non verbale, utile non solo a capire meglio l’altro, ma anche ad assicurarti che il tuo stesso messaggio sia espresso in modo più assertivo non solo nelle parole, ma anche nei gesti.

6. Allenati a pronunciare più spesso le frasi qua sopra, e nota come ti fanno sentire.

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Sviluppare l’assertività leggendo i libri giusti

Come abbiamo visto, l’assertività è un’abilità umana di ampio spettro, che affonda le sue radici in diversi concetti della psicologia e della comunicazione.

Nell’assertività entrano in gioco ascolto attivo, empatia, controllo del comportamento passivo-aggressivo, autoconsapevolezza, autostima, capacità di argomentazione: sono tutti temi che puoi approfondire leggendo i libri giusti.

Tra essi, sono da consigliare Intelligenza emotiva e Intelligenza sociale di Daniel Goleman, Pensieri lenti e veloci di Daniel Kahneman e Talking to strangers di Malcolm Gladwell.

Sei come pensi di essere di John Allen aiuta a comprendere come i nostri pensieri influenzano il nostro modo di agire; per migliorare le tue doti di empatia, leggi Le parole sono finestre [oppure muri] di Marshall Rosenberg, mentre il libro di Brené BrownCredevo fosse colpa mia (ma non era vero) può aiutarti a gestire il senso di colpa e, di conseguenza, a comunicare meglio i tuoi bisogni.

Quest’ultima necessità può essere coltivata anche leggendo Set boundaries, find peace di Nedra Glover Tawwab.

Puoi ottenere suggerimenti di lettura più specifici nel nostro articolo Assertività: i 4 libri che ci insegnano la comunicazione assertiva.

Noi esseri umani non siamo isole: se è vero che gran parte delle nostre giornate è costituita da relazioni e conversazioni, alcune delle quali possono incidere enormemente sulla qualità della nostra vita, diventa indispensabile coltivare quelle abilità che ci permettono di comunicare meglio e instaurare relazioni migliori.

Una di queste abilità è sicuramente l’assertività, il cui significato affonda nella psicologia del comportamento, dell’autostima e del rispetto di sé e degli altri.

I libri sono sempre un’ottima fonte per riflettere sull’assertività.

Oltre a quelli già citati, nella libreria di 4books puoi trovare centinaia di libri di psicologia e libri di crescita personale che ti permetteranno di coltivare la tua assertività e il tuo sviluppo a 360°, ogni giorno.

Fonte: https://4books.com/it/magazine/assertivita-definizione-significato-ed-esercizi-per-svilupparla

Approfondimenti sulla comunicazione e sul linguaggio – clicca qui 

Ecco alcuni video, di addetti ai lavori, che approfondiscono quest’argomento.

 

005) Comunicare con forza ed assertività – clicca qui 

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003) 5 tecniche di comunicazione efficace asseriva – clicca qui 

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002) 5 caratteristiche di chi è assertivo – clicca qui 

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001) Come farsi rispettare: 6 modi per essere più assertivi – clicca qui