(Empatia) 06 – Differenze tra empatia femminile e maschile

L’empatia è spesso considerata, anche grazie a numerosi stereotipi culturali, come una qualità tipicamente femminile, poiché consente di assolvere al meglio il compito materno.

gli uomini? Esistono delle differenze tra empatia maschile e femminile?

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Se per empatia si intende la capacità di comprendere le emozioni e il punto di vista di un’altra persona, si tratta di un processo che comporta l’attivazione di funzioni complesse su molti livelli, associando elementi cognitivi e affettivi, ma anche sociali e culturali.

Secondo alcune ricerche, la misurazione dell’empatia mediante self-report potrebbe indurre a risposte influenzate dall’identificazione dei partecipanti agli stereotipi culturali, in cui ci si aspetta dalle donne un certo grado di empatia e di moralità, mentre per l’uomo una reazione scarsamente empatica sarebbe normale, perché non è socialmente un’abilità richiesta.

Empatia e testosterone

Ma allora in cosa si differenzia l’empatia maschile e quella femminile?

Secondo alcuni esperimenti gli uomini riuscirebbero ad essere empatici solo per immedesimazione, mentre sono meno inclini all’empatia emotiva.

Ciò vuol dire che empatizzano solo se quello che ascoltano presenta delle affinità con la propria storia personale.

Quindi il genere maschile ha una modalità diversa per esprimere empatia.

Esistono basi biologiche per spiegare tale diversità?

 Secondo uno studio condotto da Jack van Honk, professore del Dipartimento di Psichiatria presso l’Università di Cape Town (Sud Africa) esisterebbe una relazione tra empatia e testosterone, un ormone maggiormente presente nel corpo maschile che influenza lo sviluppo cerebrale e il suo comportamento sociale.

Durante un esperimento è stato chiesto a 16 donne di eseguire un test nel quale dovevano comprendere lo stato emotivo di alcune persone guardandole negli occhi.

Alle donne cui era stato somministrato testosterone in pastiglie prima del test, le abilità empatiche calavano del 75%.

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Nel Vangelo di Giovanni 15,5 Gesù ci dice:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché  senza di me non potete far nulla.