Disturbo Borderline di Personalità 04 – Video di psicologi e di addetti all’argomento

Nel disturbo di Personalità Borderline, oggi si chiama “Vissuto Emozionale Eccessivo e Variabile”, la persona sperimenta cronici sentimenti di vuoto, paure di abbandono e instabilità emotiva.

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Le relazioni sono intense ma gravemente instabili e tumultuose, caratterizzate da frequenti discussioni, rotture e cambiamenti drammatici nella visione degli altri, con oscillazione tra sentimenti di idealizzazione e totale svalutazione.

Descrizione in breve del disturbo

Gli sforzi disperati per evitare l’abbandono (anche limitato) da persone significative si esplicano in minacce di suicidio e atti di autolesionismo, motivo per cui le persone con questo disturbo giungono più frequentemente di altri all’attenzione clinica.

Vi è, inoltre, una marcata instabilità nell’immagine di sé, nell’umore (con cambiamenti repentini), esplosioni di rabbia e di violenza (in particolare in risposta alle critiche) e una marcata impulsività, che si manifesta in abuso di sostanze, promiscuità sessuale, abbuffate e altre condotte rischiose.

Disturbo Borderline di Personalità (Cluster B)

Fonte, Istituto Beck: https://www.istitutobeck.com/disturbi-di-personalita/disturbo-borderline-personalita
Il Disturbo Borderline di Personalità

Il Disturbo Borderline di Personalità: che cosa è?

Il termine borderline (disturbo borderline di personalità) è stato usato per descrivere quella “zona di confine” tra la sintomatologia nevrotica (ad esempio, problemi di ansia e depressione) e quella psicotica (pseudoallucinazioni, paranoia e dissociazione).

Le persone con disturbo borderline di personalità (DBP) tendono a sperimentare emozioni e stati d’animo estremamente intensi che possono cambiare in modo rapido e improvviso. In genere, presentano difficoltà a tollerare lo stress o calmarsi quando si sentono in balìa di queste emozioni negative (rabbia, tristezza, ansia, frustrazione, ecc.).

Di conseguenza, in questi pazienti sono frequenti scoppi d’ira e comportamenti impulsivi come l’abuso di sostanze, rapporti sessuali a rischio, autolesionismo, shopping compulsivo, binge eating (abbuffate incontrollate) e tentativi di suicidio. Questi comportamenti hanno la funzione di ridurre l’attivazione emotiva nel breve termine, ma possono condurre a gravi conseguenze nel lungo periodo.

Le parole chiave per questo disturbo borderline di personalità sono  “impulsività  instabilità”. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo definisce Disturbo dell’Instabilità Emotiva di Personalità (Emotionally Unstable Personality Disorder, EUPD). Tra i disturbi di personalità, il disturbo borderline di personalità è quello che giunge più comunemente all’osservazione clinica.

Colpisce l’1,1%-2,5% della popolazione generale adulta, interessando principalmente il sesso femminile (70%) con enormi costi sociali, comparabili alla schizofrenia. L’esordio avviene in adolescenza o nella prima età adulta. La prevalenza del disturbo è molto più elevata in popolazioni cliniche, sia di pazienti ambulatoriali (9.3%) che ospedalizzati (20%).

Vi è un alto rischio suicidario, superiore di 50 volte rispetto alla popolazione generale. Per via degli scoppi d’ira, i comportamenti autodistruttivi e i cambiamenti d’umore, i pazienti con disturbo borderline di personalità tendono ad avere relazioni interpersonali disfunzionali, e perciò possono essere considerati un peso da parenti, amici e colleghi.

Come verrà discusso più in dettaglio in seguito, si ritiene che il DBP abbia una componente genetica; pertanto, esiste un alto rischio che un genitore con questo disturbo lo possa trasmettere alla prole.

Molti individui con disturbo borderline di personalità sono persone intelligenti e dotate, ma il disturbo impedisce loro di realizzarsi e molti hanno problemi a completare gli studi o a trovare e mantenere un lavoro stabile, mentre altri finiscono per accettare lavori al di sotto delle loro capacità.

Sono comuni, inoltre, crisi relazionali, generalmente più frequenti e intense dei normali alti e bassi con amici e colleghi. Molti pazienti con disturbo borderline di personalità si ritrovano ripetutamente in relazioni sentimentali poco sane, caratterizzate da estreme oscillazioni tra idealizzazione e svalutazione del partner, atteggiamento estremamente bisognoso e rifiuto, aggressività e sottomissione. Nelle relazioni di coppia, i pazienti con disturbo borderline di personalità possono essere sia vittime che perpetratori di violenza.

La maggior parte dei pazienti si fa del male (60-70%) e spesso abusa di sostanze come forma di “auto-medicamento”, cioè nel tentativo di regolare l’umore disforico, le intense emozioni negative e i cronici sentimenti di vuoto.

Come spesso accade con i disturbi di personalità, il disturbo borderline può essere ego sintonico, ovvero poiché i tratti di personalità problematici si sono stabilizzati precocemente e fanno parte del suo modo abituale di sentire, pensare e relazionarsi, il paziente può far fatica a riconoscere l’origine delle sue difficoltà. Molti cercano aiuto a causa di depressione, disturbi alimentari, dipendenza da sostanze o per i sintomi di disturbo da stress post-traumatico.

Il disturbo borderline di personalità si presenta spesso in comorbidità con altri disturbi, tra cui il disturbo bipolare, gravi forme di depressione, disturbi psicotici, abuso di sostanze, bulimia nervosa, anoressia nervosa, binge-eating, disturbo di deficit da attenzione/iperattività (ADHD).

Caratteristiche psicologiche del disturbo borderline di personalità

È utile analizzare le caratteristiche psicologiche degli individui con disturbo borderline di personalità in termini di visione di se stessi e degli altri, credenze intermedie e profonde e strategie di coping (affrontamento)

Visione di se stessi: si considerano difettati, vulnerabili all’abuso, al tradimento, alla trascuratezza. “Sono cattivo”, “Non so chi sono”, “Sono debole e mi sento sovrastato”, “Non riesco ad aiutarmi”

Visione degli altri: sono capaci di vedere gli altri come calorosi e affettuosi ma li considerano comunque inaffidabili perché “sono forti e potrebbero essere di sostegno, ma dopo un po’ cambiare per ferirmi o abbandonarmi”

Credenze intermedie e profonde: “devo chiedere quello di cui ho bisogno”, “devo rispondere quando mi sento attaccato”, “lo devo fare perché devo sentirmi meglio”, “se sono solo, non sarò in grado di affrontare la situazione”, “se mi fido di qualcuno, questi prima o poi mi abbandonerà o abuserà e starò male”, “se i miei sentimenti sono ignorati o trascurati, perderò il controllo”,

Strategie di coping: sottomettersi, alternare l’inibizione con una protesta drammatica, punire gli altri, espellere la tensione con azioni autolesive.

Come riconoscere la personalità borderline: sintomatologia clinica

Il disturbo di personalità può essere visto come un disturbo di disregolazione. Pertanto, le sue caratteristiche cliniche possono essere raggruppate in 5 aree principali:

Come riconoscere la personalità borderline: sintomatologia clinica

In generale, molti degli specifici sintomi nelle diverse aree sono accumunati da instabilità impulsività.

L’instabilità è evidente nelle relazioni che tendono a essere intense ma brevi e a cessare improvvisamente. La stessa instabilità si ritrova nella propria identità, nella visione di sé, degli ideali, dei piani futuri o dei valori morali. È anche evidente negli affetti, cioè in forte reattività che portano a rapidi cambiamenti e passaggi da un’emozione all’altra.

L’impulsività si riscontra in attività distruttive per sè che, pur essendo gratificanti nel breve termine, sono messe in atto in modo impulsivo e talvolta compulsivo. Queste condotte includono come spendere, abusare di sostanze, mangiare o fare sesso. Sono presenti anche esplosioni di rabbia e difficoltà a tenerla sotto controllo, nonché comportamenti suicidari e autolesionistici.

I soggetti con disturbo borderline di personalità percepiscono spesso un’intensa paura di essere abbandonati e tentano in ogni modo di evitare questo abbandono da parte degli altri, a volte tramite azioni estreme e disperate o comportamenti che appaiono manipolativi.

Questi pazienti possono riferire un certo “distacco” dalla propria esperienza interna e sperimentano cronici sentimenti di vuoto. In condizioni di forte stress, possono presentare sintomi simili a quelli delle psicosi, ma tendenzialmente temporanee, come paranoia, episodi dissociativi e pseudoalucinazioni (soprattutto “voci” a contenuto critico o denigratorio).

In sintesi, secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5), per capire se una persona soffre di disturbo borderline di personalità devono essere riscontrabili almeno 5 dei seguenti aspetti:

Comportamento instabile, impulsivo e rischioso, come rapporti sessuali non protetti, gioco d’azzardo o binge eating, esplosioni di rabbia e litigi violenti

Immagine di sé e degli altri instabile che oscilla fra i poli idealizzazione e svalutazione (come buono/cattivo; perfetto/falso)

Relazioni instabili e intense

– Marcati cambiamenti dell’umore (per esempio da felicità a tristezza, da rabbia a senso di colpa)

– Emozioni contrastanti e difficili da gestire

– Minacce o comportamento suicidario e autolesionistico

– Intensa paura di essere soli o abbandonati

– Sentimenti di vuoto e mancanza di scopi

– Difficoltà a riflettere sui propri stati emotivi, sui vissuti e sulle relazioni in modo coerente e lineare

– Sintomi dissociativi (per esempio sentirsi distaccati dalle proprie emozioni e dal proprio corpo)

Quali sono le cause del disturbo borderline di personalità?

Le ricerche condotte fino a oggi sul disturbo borderline di personalità ritengono non sia possibile stabilire le cause esatte di tale patologia. Vi è comunque una convergenza di opinioni sul fatto che le origini del disturbo borderline di personalità possono essere comprese da un punto di vista biopsicosociale, cioè tenendo conto dell’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali.

A concorrere al suo sviluppo, intervengono ad esempio fattori genetici-temperamentali e anomalie nei livelli di serotonina responsabili della vulnerabilità emotiva del soggetto, ovvero della tendenza a reagire in modo intenso e rapido di fronte a stimoli emotivi anche minimi.

Un ruolo chiave è ricoperto anche da esperienze precoci in un ambiente familiare invalidante, nel quale l’espressione degli stati interni (pensieri, emozioni, sensazioni fisiche) del soggetto non solo non viene riconosciuta, ma spesso banalizzata o, addirittura, punita.

È un ambiente che non tollera le manifestazioni di sofferenza, considerate un ostacolo alla risoluzione di problemi, e che denigra ogni tentativo autonomo di esperienza da parte del soggetto. Infine, possono essere figli di genitori svalutanti e con uno stile educativo punitivo caratterizzato da maltrattamenti fisici, psicologici ed emotivi. È possibile che siano stati vittime di abusi sessuali, privati delle cure necessarie e/o hanno assistito a imprevedibili esplosioni d’ira.

Nelle storie di queste persone sono particolarmente comuni le cosiddette ACE (Adverse Childhood Experiences, o esperienze infantili avverse), che includono separazioni e divorzi, avere un genitore con un disturbo mentale o abuso di sostanze, esperienze di povertà, marginalizzazione e deprivazione sociale, e violenza domestica assistita.

Conseguenze del disturbo borderline di personalità

I sintomi del disturbo borderline di personalità compromettono il funzionamento professionale e relazionale della persona.

Questi individui si approcciano al mondo con una visione “o bianco o nero”, hanno un’immagine di sé instabile e incoerente, sono costantemente severi e punitivi nei confronti di se stessi e gli altri, e oscillano rapidamente da un’opinione all’altra: per queste ragioni possono trovarsi spesso a cambiare repentinamente idea su lavoro, obiettivi di vita o relazioni, e presentano perciò notevoli difficoltà nella progettualità a lungo termine.

Il disturbo borderline di personalità sembra inoltre associato a una serie di conseguenze negative per la salute fisica, tra cui fibriomialgia, sindrome dell’intestino irritabile, dolore cronico, sintomi medici senza una causa organica identificabile, obesità, malattie cardiocircolatorie e infiammatorie.

È stato stimato che le persone con disturbi di personalità, in particolare con DBP, abbiano un’aspettativa di vita di circa 18 anni in meno rispetto alla popolazione generale; ciò è probabilmente il risultato di una combinazione tra comportamenti a rischio, impatto sulla salute fisica e suicidio.

Trattamento, Cura del disturbo borderline di personalità

Per molto tempo, il disturbo borderline di personalità è stato ritenuto una condizione incurabile. Tuttavia, numerose ricerche hanno dimostrato che la psicoterapia per la cura del disturbo borderline di personalità riduce i sintomi e la sofferenza delle persone che presentano tali problematiche.

Al momento sono diversi i trattamenti usati per la cura del disturbo borderline di personalità. Tra questi, i più efficaci sono i seguenti.

DIALECTICAL BEHAVIOR THERAPY (cura del disturbo borderline di personalità)

La Dialectical Behaviour Therapy (DBT), ideata e sviluppata da Marsha Linehan negli anni Settanta, rappresenta il trattamento d’elezione ed evidence-based per il disturbo borderline di personalità, e si è mostrato efficace per problemi associati alla disregolazione emotiva e al ridotto controllo degli impulsi.

Le persone con DBP sono caratterizzate da una disregolazione emotiva biologica che determina un’intensa reazione agli eventi stressanti e un più lento ritorno al livello di base dopo che l’emozione ha raggiunto il suo picco. A questa caratteristica innata, si aggiunge poi il contributo dell’ambiente invalidante.

Quando l’ambiente di crescita non approva, punisce o fornisce risposte non adeguate alle sue reazioni emotive, il bambino inizia a valutare se stesso, i propri pensieri, emozioni e comportamenti come sbagliati o di poco valore. Questo determina un’incapacità nella regolazione, comprensione e tolleranza delle reazioni emotive e, con il passare del tempo, le persone iniziano a invalidare ciò che sentono e ad adottare una visione ipersemplificata e non realistica delle proprie esperienze emotive.

Quindi,target primari del trattamento DBT sono le reazioni emotive intense, il ridotto controllo degli impulsi e i comportamenti pericolosi e/o autolesionistici messi in atto per allontanare le emozioni che le persone non sono in grado di comprendere e sopportare.

Per trattare il complesso e variegato quadro di sintomi legati alla presenza di disregolazione emotiva la DBT utilizza una serie di strategie orientate a creare una sintesi e un equilibrio tra accettazione e cambiamento. La sua unicità, dunque, è rappresentata dal fatto che l’intervento si fonda sugli assunti e sulle strategie cognitivo-comportamentali orientati al cambiamento di pensieri, sentimenti/emozioni e comportamenti disfunzionali che alimentano e mantengono la sofferenza, ma anche su interventi basati sulla Mindfulness, che sono orientati all’accettazione di se stessi, delle proprie emozioni, dei propri pensieri, del mondo e degli altri.

Il trattamento DBT standard prevede una terapia individuale, la partecipazione al gruppo di skills training (training di abilità) e il coaching telefonico. Lo skills training della DBT offre strumenti concreti attraverso l’insegnamento di quattro moduli di abilità:

Le abilità di Mindfulness aumentano la consapevolezza di se stessi, dei propri pensieri, emozioni e comportamenti, al fine di superare e gestire in modo efficace i momenti in cui si sperimentano emozioni dolorose.

Le abilità di Tolleranza della Sofferenza consentono di affrontare i momenti di crisi in maniera funzionale e di accettare la realtà così com’è, accogliendo in maniera non giudicante il momento presente e accettando i fatti della vita che causano sofferenza.

Le abilità di Regolazione Emotiva aiutano la persona ad avere un rapporto più funzionale con le proprie emozioni e a modificare i comportamenti che vengono messi in atto quando si sperimentano emozioni intense.

Le abilità di Efficacia Interpersonale consentono di utilizzare delle strategie che aiutino a migliorare le relazioni e a gestire i conflitti interpersonali.

Per saperne di più, visita la pagina DBT.

SCHEMA THERAPY (cura del disturbo borderline di personalità)

La Schema Therapy, o più precisamente Schema-Focused Therapy, è un approccio integrato che combina aspetti della terapia cognitivo-comportamentale, esperienziale, interpersonale e psicoanalitica in un unico modello di intervento. La Schema Therapy è stata sviluppata nel 1994 dal Dr. Jeffrey Young che all’inizio lavorava a stretto contatto con il Prof. Aaron Beck, il fondatore della Terapia Cognitiva.

Young e i suoi colleghi si erano accorti che una parte di pazienti non beneficiava dell’approccio TCC Standard. Scoprirono che questi soggetti avevano pattern o temi ricorrenti e duraturi di pensieri, emozioni e comportamenti che richiedevano, quindi, nuovi strumenti di intervento. Young chiamò questi pattern o temi così radicati e profondi “schemi” o “trappole”.

Questi schemi funzionano come dei filtri attraverso cui gli individui mettono in ordine, interpretano e prevedono il mondo. Le persone affette da disturbi di personalità hanno sviluppato schemi maladattivi e, di conseguenza, gestiscono la loro vita meno bene. Secondo Young et al. (2003), questi schemi maladattivi si sono sviluppati precocemente come risultato dell’interazione tra fattori quali il temperamento del bambino, lo stile genitoriale della madre e del padre, e qualsiasi esperienza significativa e/o traumatica dell’infanzia.

Gli schemi maladattivi precoci (SMP) riflettono i bisogni emotivi importanti del bambino rimasti insoddisfatti e rappresentano il tentativo di questo di adattarsi alle esperienze negative, ad esempio liti in famiglia, rifiuto, ostilità o persino aggressione o abuso da parte dei genitori, dei pari o altre figure significative, mancanza di affetto e amore, supporto o cura genitoriale inadeguata, ecc.

Le origini primarie dei più gravi disturbi di personalità, quindi, secondo la Schema Therapy, sono i bisogni emotivi dell’infanzia non soddisfatti, in particolare quelli riguardanti il rifiuto e l’abuso.

L’obiettivo primario è proprio quello di aiutare i pazienti a far sì che i loro bisogni emotivi primari vengano soddisfatti in modo funzionale attraverso sani rapporti interpersonali. A tale scopo, sono utilizzate tecniche focalizzate sulle emozioni, tecniche cognitive, tecniche comportamentali e la relazione terapeutica.

Attraverso il “limited reparenting”, il terapeuta cerca di soddisfare quei bisogni emotivi del paziente che non sono stati soddisfatti durante l’infanzia, rispettando i limiti sani di una relazione terapeutica.

La Schema Therapy si è rivelata efficace nel trattamento dei disturbi di personalità, soprattutto per quanto riguarda il disturbo borderline di personalità. Secondo Young, alcuni stati patologici dei pazienti con disturbo borderline di personalità erano una sorta di regressione a stati emotivi intensi sperimentati da bambini.

Concettualizzò questi stati come schema mode (o modalità espressive degli schemi), ovvero come modelli organizzati di pensieri, sensazioni e comportamenti basati su certi schemi. I pazienti con disturbo borderline di personalità sembravano transitare improvvisamente da un mode all’altro. Nello specifico, 4 mode sono peculiari del DBP:

– il mode del bambino abbandonato/abusato,

– il mode del bambino arrabbiato/impulsivo,

– il mode del genitore punitivo e il mode del protettore distaccato.

– Vi è anche il mode dell’adulto sano, che denota il lato funzionale del paziente e che va aiutato a svilupparsi in terapia.

Per saperne di più, visita la pagina Schema Therapy

TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE (cura del disturbo borderline di personalità)

La terapia cognitivo-comportamentale per la cura del disturbo borderline di personalità è finalizzata alla realizzazione fin dai primi incontri di un clima terapeutico collaborativo grazie al quale, dopo un’attenta valutazione del caso, il clinico restituisce al paziente come vede se stesso, gli altri e come pensa che gli altri lo vedano (stati mentali e cicli interpersonali disfunzionali).

Vengono dunque stabiliti di comune accordo gli obiettivi terapeutici. Tra questi, vi è la messa in discussione delle credenze di base del paziente che gli generano enorme sofferenza (per esempio “il mondo è pericoloso”, “sono vulnerabile e privo di potere”,  “sono inaccettabile”).

Tali credenze influenzano il pensiero che nella persona che soffre di disturbo borderline di personalità è tipicamente dicotomico: vi è dunque la tendenza a una valutazione delle situazioni in termini di categorie che si escludono a vicenda (ad esempio, buono/cattivo).

Viene spiegato che tale polarizzazione del pensiero conduce a reazioni emotive eccessive e ad azioni impulsive e autodistruttive. L’obiettivo della terapia è individuare e modificare pensieri e credenze disfunzionali, sostituendoli con altri più adattivi, prendendo consapevolezza di come questi si siano formati nell’età evolutiva e siano collegati all’età adulta.

Per saperne di più, visita la pagina Terapia Cognitivo Comportamentale.

TERAPIA METACOGNITIVA INTERPERSONALE (cura del disturbo borderline di personalità)

La Terapia Metacognitiva Interpersonale si concentra primariamente sulla regolazione di stati mentali problematici che caratterizzano il paziente.  Vengono insegnate strategie di mastery, o di regolazione emotiva, che possono aiutare il paziente a gestire in modo più funzionale lo stato problematico.

Tale intervento è necessario per consentire il superamento di dinamiche relazionali patologiche (cicli interpersonali) che possono anche innescarsi tra terapeuta e paziente.

Altro aspetto centrale nel trattamento del disturbo borderline di personalità, secondo l’approccio metacognitivo interpersonale, è il lavoro sulle disfunzioni metacognitive che includono, oltre alla disregolazione emotiva, il deficit d’integrazione, cioè la capacità di mantenere una visione unitaria del sé, indipendentemente da come stiamo o come ci comportiamo nel tempo, e il deficit di differenziazione, ovvero la capacità di assumere distanza critica dalle proprie convinzioni,  distinguendo fra realtà e fantasia.

Per saperne di più, visita la pagina Terapia Metacognitiva Interpersonale.

TERAPIA FARMACOLOGICA (cura del disturbo borderline di personalità)

La terapia farmacologica per il disturbo borderline di personalità può essere utilizzata come supporto alla terapia psicologica. Infatti, i farmici possono intervenire sull’aspetto di vulnerabilità neurobiologica e ormonale e pertanto essere d’aiuto nella gestione dei sintomi.

A tale scopo sono impiegati antipsicotici di seconda generazionestabilizzatori dell’umore e antidepressivi. Gli antipsicotici di seconda generazione hanno effetti significativi sia sulla riduzione dei sintomi peculiari del disturbo borderline di personalità (instabilità affettiva, rabbia, ostilità) sia sul miglioramento dei sintomi comunemente associati (ansia, depressione, sintomi psicotici).

Gli stabilizzatori dell’umore mostrano effetti positivi nella riduzione delle problematiche interpersonali e nel miglioramento della depressione e della rabbia. Per quanto riguarda gli antidepressivi, esistono solo poche prove di efficacia che suggeriscono l’uso dei triciclici come trattamento specifico in presenza di depressione e ideazione suicidaria.

Approfondimenti esterni

Autore/i Dott.ssa Antonella Montano

Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Fondatrice e Direttrice dell’Istituto A.T. Beck per la terapia cognitivo-comportamentale di Roma e Caserta. Certified Trainer/Consultant/Speaker/Supervisor dell’ACT (Academy of Cognitive Therapy). Membro del Beck Institute International Advisory Committee di Philadelphia. È Fondatrice e Presidente della Onlus Il Vaso di Pandora. La Speranza dopo il Trauma (www.ilvasodipandora.org). Socio Fondatore e Vice Presidente di CBT-Italia. Insegna da anni protocolli Mindfulness Based (MBSR, MBCT, Mindful eating, ecc.) È Mindfulness Yoga Teacher ed Expert Yoga Trauma Teacher certificata CSEN e Yoga Alliance®. È autrice di numerosi libri, capitoli di libri e pubblicazioni.

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Dott.ssa Roberta Borzì

Psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Vanta esperienza clinica in ambito adulto, e si occupa prevalentemente di tutti i disturbi d’ansia, disturbo ossessivo-compulsivo, problematiche sessuali, disturbi di personalità con la Schema Therapy, in cui è formata attraverso training specifici e supervisione con esperti del settore. Ha anche conseguito entrambi i livelli della formazione in EMDR. Socio AIAMC (Associazione Italiana di analisi e modificazione del comportamento e Terapia Comportamentale e Cognitiva.) e membro ISST (International Society of Schema Therapy).

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A seguire video di vari psicologi e di addetti all’argomento:

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140) Video – Convegno Borderline, Dott. Raffaele Visintini – clicca qui 

139) Video – Quali sono le differenze tra un Narcisista e un Borderline in amore? L’importanza di distinguere, tuEdio – clicca qui 

138) Video – Quali sono le differenze tra un Narcisista e un Borderline? tuEdio – clicca qui 

137) Video – La ragazza Borderline – clicca qui 

136 Video – Borderline, psicologo Roberto Ruga – clicca qui 

135) Video – Trattabilità del paziente Borderline, Pietro Petrini e Anna Maria Mandese, psicologi – clicca qui 

134) Video – Personalità Borderline, Matera Psicologia – clicca qui 

133) Video – Personalità Borderline: Trattamento – clicca qui 

132) Video – Personalità Borderline: La relazione con un border – clicca qui 

131) Video – Personalità Borderline: da cosa dipende – clicca qui 

130) Video – Personalità Borderline: come si manifesta, psicologa Claudia Martorano – clicca qui 

129) Video – Personalità Borderline: caratteristiche, punti di forza, cause, diagnosi – clicca qui 

128) Video – Personalità al limite: prospettive sul trattamento dei pazienti Borderline 6/6 – clicca qui 

127) Video – Personalità al limite: prospettive sul trattamento dei pazienti Borderline 5/6 – clicca qui 

126) Video – Personalità al limite: prospettive sul trattamento dei pazienti Borderline 4/9 – clicca qui 

125) Video – Personalità al limite: prospettive sul trattamento dei pazienti Borderline 3/6 – clicca qui 

124) Video – Personalità al limite: prospettive sul trattamento dei pazienti Borderline 2/6 – clicca qui 

123) Video – Personalità al limite: prospettive sul trattamento dei pazienti Borderline 1/6 – clicca qui 

122) Video – Perché un Narcisista e un Borderline non hanno relazioni felici? – clicca qui 

121) Video – Perché confondiamo Narcisista e Borderline? – clicca qui 

120) Video – Patologia Borderline, come intervenire efficacemente – clicca qui 

119) Video – Disturbo Borderline di Personalità, Otto Kernberg – clicca qui 

118) Video – Omicidio Pamela. Consulente Pars: “Borderline grave” – clicca qui 

117) Video Narcisista Covert o Borderline? Il fascino del pulcino bagnato – clicca qui 

116) Video – Narcisista e Borderline. Chi sono e perché si attirano a vicenda? – clicca qui 

115) Video – Narcisismo e organizzazione Borderline, Dott. Alessandro Pedrazzi – clicca qui 

114) Video – Narcisismo e Borderline nei social, Roberto Ruga psicoterapeuta – clicca qui

113) Video – Minaccia il suicidio? Borderline e Narcisista, TuEdio – clicca qui 

112) Video – Borderline, feat, Riccardo Rossini – clicca qui 

111) Video – Temporalità e Disturbo Borderline, Prof. Mario Rossi Monti – clicca qui 

110) Video – Borderline, una Sindrome etnica, Psychiatry on line Italia videochannel, Prof. Mario Rossi Monti – clicca qui 

109) Video – Manipolazione Narcisistico e Borderline, terapia, Roberto Ruga – clicca qui 

108) Video – Borderline, Mangusta – clicca qui 

107) Video – Disturbo Borderline, Loris Pinzani – clicca qui 

106) Video – Psicopatico, Narcisista, Borderline, l’Antisociale, l’Istrionico e la manipolazioe, Roberto Ruga – clicca qui 

105) Video – Disturbo Borderline, psicoterapeuta Dott.ssa Angela Ganci – parte 2° – clicca qui 

104) Video – Disturbo Borderline, psicoterapeuta Dott.ssa Angela Ganci, parte 1° – clicca qui 

103) Video – Personalità Narcisista o Borderline? TuEdio – clicca qui 

102) Video – Uscire dal Border – clicca qui 

101) Video – Un Borderline può amare diversamente da un Narcisista? – clicca qui 

100) Video – Un Borderline, a differenza di un Narcisista, può essere felice? tuEdio – clicca qui 

(99) Video – Trailer Borderline; non fidarti di te stesso, Antonio Marino – clicca qui 

98) Video – Tipi di Personalità Borderline – clicca qui 

97) Video – Il Disturbo di Personalità Borderline, quali sono i tratti tipici? – clicca qui 

96) Video – Disturbo Borderline, Dott. Pietro Bianco – clicca qui 

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90) Video – TG3 Borderline – clicca qui 

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78) Video – Borderline, troppo vicino, troppo lontano. Parte 2°, dott. Antonello Correale – clicca qui 

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74) Video – Disturbo Borderline, Ludopatia, Narcisismo del Dott. Matteo De Tomi – clicca qui 

73) Video – Nuove strategie di intervento nel Disturbo Borderline di Personalità. Silvio Bellino – clicca qui 

72) Video – Disturbo Borderline, Roberto Ruga – clicca qui 

71) Video – Disturbo Borderline, una vita in bilico – clicca qui 

70) Video – Disturbo Borderline di Personalità, sintomi e caratteristiche – clicca qui 

69) Disturbo Borderline di Personalità, Istituto Watson – clicca qui 

68) Video – Disturbo Borderline di Personalità, le migliori opzioni di trattamento – clicca qui 

67) Video – Disturbo Borderline di Personalità … e altro, perché questa sindrome la conosce solo Bergeret? – clicca qui 

66) Video – Disturbo Borderline di Personalità, cosa significa – clicca qui 

65) Disturbo Borderline di personalità, cluster B – clicca qui 

64) Video – Disturbo Borderline della personalità e schizofrenia – clicca qui 

63) Video – Disturbi di personalità Borderline wlmp – clicca qui 

62) Video – Disturbo di personalità: nelle serie TV – clicca qui 

61) Video – Discorso lungo sul disturbo Borderline – clicca qui 

60) Video – Dipendenza e love addiction nel Borderline Personality Disorder – clicca qui 

59) Video – Dipendenza e abbandono del disturbo Borderline di personalità – clicca qui 

58) Video – Diffondere la conoscenza del disturbo Borderline di personalità – clicca qui 

57) Video – Diario di una Borderline, 20 ottobre – clicca qui 

56) Video – Cos’è il disturbo Borderline? – clicca qui 

55) Video – Cosa vuol dire soffrire di Borderline personality disorder? – clicca qui 

54) Video – Cos’è il disturbo Borderline di personalità, Patty Lanzi – clicca qui 

53) Video – Conoscere lo psichiatra con Paolo Girardi Borderline – clicca qui 

52) Video – Comunità per Borderline adolescenti – clicca qui 

51) Video – Come trattare e curare il disturbo Borderline di personalità – clicca qui 

50) Video – Come parcheggia l’auto un Narcisista, un Istrionico, un Borderline e uno Psicopatico – clicca qui 

49) Video – Sesso di un Narcisista, un Istrionico, un Borderline. Quali le differenze? – clicca qui 

48) Video – Sei stato/a lasciato/a da un Narcisista/Borderline? Bene! – clicca qui 

47) Video – Codipendenza affettiva: rapporti con Narcisisti e Borderline – clicca qui 

46) Video – Chi vince tra narcisista, Istrionico e Borderline – clicca qui 

45) Video – Chi vince tra narcisista, istrionico e borderline? – clicca qui 

44) Video – Che cos’è il disturbo Borderline di personalità? – clicca qui 

43) Video – Borderline, Francesca Serrani – clicca qui 

42) Video – Disturbo Borderline di personalità, Luisa Petrangeli – clicca qui 

41) Borderline … , Mandorlia – clicca qui 

40) Video – Borderline, Mirko Minio – clicca qui 

39) Video – Borderline, Laura Vecchi – clicca qui

38) Video – Borderline, Gabriele Zagra – clicca qui 

37) Video – Borderline, Roberto Ruga – clicca qui 

36) Video – Borderline e terapie mirate – clicca qui 

35) Video – Borderline e bipolare per mano – clicca qui 

34) Video – Se lo critichi, tra un narcisista e un borderline, chi reagisce peggio? tuEdio – clicca qui 

33) Video – Borderline, psicologa Elena Vappole – clicca qui 

32) Video – Borderline, Andrea D’Asaro – clicca qui 

31) Video – Borderline, Cinnamon Production – clicca qui 

30) Video – Borderline, non fidarti di te stesso – clicca qui 

29) Video – Borderline, come si comporta sui social? – clicca qui 

28) Video – Il caso Valpiani e tanti altri Borderline – clicca qui 

27) Video – Attaccamento e abbandono nel disturbo Borderline di personalità – clicca qui 

26) Video – Stati depressivi in terapie per il disturbo Borderline di Personalità, Sandra Sassaroli – clicca qui 

25) Video – Anche un istrionico e un borderline ti legge dentro come fa un narcisista? Narcisismo e amore – clicca qui 

24) Video – Anche un borderline fa ritorno da una ex come un narcisista? Narcisismo e amore – clicca qui 

23) Video – Amore malato! Relazione con borderline – clicca qui 

22) Video – Amore malato: quando il rapporto è borderline – clicca qui 

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20) Video – Amore Borderline instabile – clicca qui 

19) Video – Abuso sessuale e disturbo Borderline – clicca qui 

18) Video – 10 cose che ignori sul disturbo di personalità Borderline – clicca qui 

17) Video – Episodi paranoidei e narcisisti con il disturbo Borderline di Personalità, Sandra Sassaroli – clicca qui 

16) Video – Se critichi un Narcisista e un Borderline chi reagisce peggio? – clicca qui 

15) Video – Narcisismo e Borderline a confronto – clicca qui 

14) Video – Riflessioni sul Borderline e differenze con il Narcisista, Mara – clicca qui 

13) Video – Il Borderline nelle relazioni affettive! – clicca qui 

12) Video – Disturbo Borderline di personalità – clicca qui 

11) Differenza tra Disturbo Borderline e Bipolare – clicca qui 

10) Video – Un Borderline a differenza di un Narcisista può essere felice? – clicca qui 

09) Video – Riflessioni sul Borderline e differenze con il Narcisista – clicca qui 

08) Video – Come si vendica un Borderline e un Narcisista? / La vendetta di un Narcisista e di un Borderline – clicca qui 

07) Video – Come aiutare il Borderline – clicca qui 

06) Video – Disturbo Borderline o Narcisista? – clicca qui 

05) Video – Disturbo Borderline: una vita in bilico – clicca qui 

04) Video – Perché un Narcisista e un Borderline non hanno relazioni felici? – clicca qui 

03) Video – Che cos’è il disturbo Borderline – clicca qui 

02) Video – Re-P Borderline – clicca qui 

01) Video – Disturbo borderline di personalità – clicca qui 

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Nel Vangelo di Giovanni 15,5 Gesù ci dice:

Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, fa molto frutto, perché  senza di me non potete far nulla.